CASA T2

ristrutturazione integrale di un appartamento in uno stabile novecentesco.
L’intervento ha lo scopo di mettere immediatamente in luce, sin dall’ingresso, le due maggiori dimensioni (trasversale e longitudinale) dell’appartamento pur conservando l’impianto distributivo originario (il corridoio centrale) che funge da separatore tra una zona smaterializzata per mezzo di vetrate trasparenti e scorrevoli e quella opposta rappresentata da una cortina chiusa con porte filo muro che nascondono servizi e camere.
L’impostazione open-space si avvia all’ingresso con un box-cucina nero sul modello di un banco sushi a servizio della zona pranzo; il living è composto da due ambienti attigui e comunicanti per mezzo di pareti vetrate trasparenti fisse e scorrevoli con al centro un frame caratterizzato da una wall-parer che richiama i temi ed i toni naturali ed acquatici, successivamente declinati in dettagli d’arredo.
Il box-cucina è servito da un’area “lavaggio” che segue gli schemi di una cucina professionale (preparazione-lavaggio) diaframmata da una superfice vetrata traslucida/riflettente accessibile aprendo un grande pannello scorrevole ligneo.
Il progetto è caratterizzato dall’accostamento minimal di pochi ma distinguibili materiali nella ricerca di una omogeneità tendente all’unicum architettonico; in questa ottica, per esempio, si evidenzia la scelta di installare tutti i rivestimenti a filo con le murature oppure tutti gli elementi verticali mobili ed immobili “a tutta altezza” definibili come sipari architettonici quali le tende, le porte filo muro o le superfici vetrate.
Nei bagni si è ricercata la sobrietà con il richiamo a materiali e toni naturali chiari in cui l’apparato decorativo è circoscritto da cornici metalliche retroilluminate.
Particolare attenzione è stata data alla progettazione della luce natura ed artificiale con l’utilizzo di schemi perimetrali filomuro o random diffusi. Unica eccezione i track magnetici a libera installazione e la iconica sospensione che richiama la luna.